Famiglia
|
Nome comune
|
Genere
|
Specie
|
Classificatore
|
Lauraceae
|
Alloro
|
Laurus
|
nobilis
|
L.
|
Albero o arbusto sempreverde, originario delle regioni mediterranee, coltivato da lungo tempo. Le sue foglie aromatiche da sempre sono impiegate per condire una grande varietà di vivande. Specie ornamentale per giardini, può avere un’altezza di crescita anche di 10 m, ma si mantiene spesso più bassa e cespugliosa. Le foglie persistenti sono intere, coriacee; la pagina superiore lucida di colore verde scuro, quella inferiore più chiara, sono brevemente picciolate, con lamina di forma ellittico-lanceolata ad apice acuto, lunghe fino a 20 cm, glabre a margine lievemente ondulato. Pianta dioica con fiori peduncolati, attinomorfi e tetrameri di colore bianco-giallastro, profumati; riuniti in piccole ombrelle di 4-5 fiori all'ascella delle foglie, suddivisi in fiori maschili con 8-12 stami e in fiori femminili con ovario supero, un solo pistillo e 4 stami sterili. I frutti sono drupe ovoidali, aromatiche, nerastre che contengono un solo seme sferoidale, con due cotiledoni ricchi di sostanze grasse, giungono a maturazione in ottobre-novembre. Le drupe rimangono sulla pianta per tutto l'inverno, talvolta sino a primavera inoltrata, non è difficile vedere i nuovi fiori a fianco delle vecchie drupe. In campagna l'alloro è molto apprezzato come essenza aromatica, gli antichi romani con le fronde preparavano corone per i poeti e gli eroi.