Carpino nero
Famiglia |
Nome comune |
Genere |
Specie |
Classificatore |
Betulaceae |
Carpino nero |
Ostrya |
carpinifolia |
Scop. |
Albero originario delle regioni meridionali Europee e dell’Asia minore e Caucaso,
presente in Italia come essenza arborea dei boschi è particolarmente diffuso nelle regioni nord-orientali e adriatiche.
Il fusto raggiunge i 15 – 18 m di altezza, la corteccia del tronco è brunastra con righe di lenticelle più chiare, orizzontali e parallele tra loro che però non si vedono più negli alberi più vecchi.
Le foglie ovate o ovato-lanceolate con margine doppiamente seghettato, presentano da 12 a 15 paia di nervature e sono alquanto tomentose sulla pagina superiore, meno sulla quella inferiore.
La fioritura avviene in aprile, le infiorescenze maschili sono costituite da amenti lunghi circa 3-5 cm, le infiorescenze femminili sono amenti strobiliformi, piuttosto piccole e tozze con brattee che presentano setole irritanti che si aprono contemporaneamente allo svilupparsi delle foglie.
Le infruttescenze maturano in settembre e ottobre diventano di colore bruno chiaro e ricordano i coni del luppolo, a piccolo grappolo formate da un insieme di cupole vescicolose biancastre, coperte di peli irritanti e racchiudenti ciascuna un achenio (nucula) liscio di 4-5 mm.
L’impiego più frequente del legno è come combustibile, di ottima qualità e rendimento, anche dopo la trasformazione in carbonella.