La Storia
L’Istituto trae le sue origini da una Colonia Agraria istituita dall’amministrazione provinciale di Macerata in seguito alla proposta, avanzata nel 1867, dal prof. Angelo Monà, di fondare un Convitto Agrario per la formazione di “ buoni agenti di campagna”.
Acquistato un terreno già di proprietà del Seminario Vescovile, fatto compilare il regolamento della Colonia – Convitto, nominato il conte Gaetano Graziani commissario per la sorveglianza dell’amministrazione e dell’organizzazione, il 26 dicembre del 1868 il Consiglio Provinciale notificò con un pubblico manifesto l’ istituzione della Colonia e l’apertura delle iscrizioni degli alunni.
Il 22 aprile 1869 Il Ministero dell’Agricoltura concesse un premio di 3.000 lire per l’apertura della colonia ed invitò le altre province ad emulare l’iniziativa di Macerata.
Il 24 novembre 1881 la colonia agricola fu trasformata in Regia Scuola pratica di Agricoltura a cui potevano accedere tutti coloro che avevano un’ istruzione elementare.
Nel 1924 la Regia Scuola pratica di Agricoltura divenne Scuola Agraria Media (R.D. 30 dicembre 1923 n. 3214), fu quindi costruito l’edificio scolastico, furono migliorati i fabbricati dell’Azienda e del Convitto e fu costruita una nuova casa colonica modello. Alessandro Morettini, direttore della Scuola Media Agraria dal 1925 al 1928, ricorda che nella vasta azienda agricola a conduzione diretta con annessi tre poderi, erano applicati vari tipi di sistemazioni all’avanguardia, raccomandati dagli agronomi più autorevoli del tempo.
Il 1° ottobre 1933 la Scuola Agraria Media fu trasformata in Istituto Tecnico Agrario ( L. 15 giugno 1931).
Durante il periodo della seconda guerra mondiale gli edifici della scuola e del convitto furono occupati prima dal Comando tedesco delle SS e dopo il giugno del 1944 dalle truppe polacche;
gli alunni quindi furono spostati in altre scuole: due classi presso l’Istituto d’Arte in via Berardi, cinque presso l’Avviamento Agrario in via Don Minzoni, tre presso il Liceo Scientifico alla Galleria Scipioni.
A tanto disagio si aggiunse l’incendio scoppiato nell’edificio scolastico il 23 febbraio del 1946 che causò danni ingenti: furono distrutti oltre 4.500 volumi della biblioteca, i laboratori di Chimica, di Scienze, di Fisica, di Zootecnia e parte di quelli di Topografia e di Agricoltura.
Fu necessario ricostruire l’edificio scolastico e ricomporre tutto il necessario per il funzionamento della scuola in anni in cui molti alunni e molti professori tornavano dal fronte o dai campi di prigionia dovendo ricostruire la propria vita e dimenticare gli orrori della guerra.
A partire dal 1947 con energia e competenza furono dunque effettuati ricostruzioni ed ampliamenti anche nel Convitto e nelle case delle colonìe; furono creati il laghetto collinare, il sistema di irrigazione e un impianto sportivo di atletica leggera, furono edificati la stalla, gli annessi e il caseificio.
Nei primi anni ’60 l’Istituto Tecnico Agrario, primo in Italia, accettò l’iscrizione di una donna, la prima di una lunga serie: attualmente, infatti, le alunne costituiscono più di un terzo della popolazione scolastica.
Nel 1967 fu istituito il Centro di fecondazione artificiale che è ancora oggi un importante risorsa per la scuola ed il territorio.
A partire dal 1997 è stato dato nuovo impulso alla scuola con la risistemazione della palestra e dell’edificio scolastico, ampliato con una nuova ala in cui sono stati sistemati i nuovi laboratori: i due di chimica, i tre di informatica, i laboratori di scienze e quello di microscopia.
È stata realizzata la nuova aula magna che può ospitare 250 persone, sono stati rinnovati ed adeguati alle nuove esigenze la cantina, l’oleificio, l’officina, il capanno per il ricovero degli attrezzi, i laboratori di agronomia e meccanica; il parco macchine è stato totalmente ricostituito. Anche nell’azienda agraria sono stati apportati ammodernamenti e migliorie, impiantato un nuovo vigneto e risistemati gli uliveti.
Nell’anno scolastico 2008 – 2009 l’Istituto Agrario è divenuto Istituto di Istruzione Superiore per l’apertura dell’Istituto Professionale per l’agricoltura.
Nell’ultimo decennio il numero degli iscritti è sensibilmente cresciuto.