5 - Pino di Aleppo

 

Pino d'Aleppo

  

 

 

Pino d’Aleppo

Pinus halepensis Mill.

 

È la specie più rappresentativa delle aree calde e secche del Mediterraneo. Gli aghi, color giallo- verde sono flessibili, sottili e ricurvi, i coni, permangono sull’albero per diversi anni. I suoi fiori, chiamati “sporofilli”, maturano in marzo-maggio. I coni maschili, o “stròbili”, si trovano alla base dei germogli e sono oblunghi, numerosi, piccoli e gialli mentre quelli femminili sono di forma ovale-conica, verdi in età giovanile e marroni a maturazione dopo tre anni. Il nome generico, quello usato dai Romani per indicare il pino mediterraneo, deriva dal latino pix, picis (pece). La sua corteccia grigiastra era utilizzata per l’estrazione del tannino che veniva impiegato per la concia dei pellami e la tintura delle reti da pesca. Per la mitologia greca è simbolo di morte, poiché una volta tagliato non è più in grado di ricrescere.

 

Daleppo Pine

The most representative species in the hottest and driest Mediterranean areas. The green-yellow needles are flexible and subtle; cones remain on the tree for several years. Male cones are small, numerous and yellow, while female cones are green when young and brown after ripening. Flowers ripen in March- May. Its grey bark was used to extract tannin. The name pine derives from Latin “pix, picis”, and it was used by the Romans to indicate the Mediterranean pine. The specific name refers to the city of Aleppo in Syria. In Greek mythology, it symbolized death because once cut, it was no longer able to grow back. For Japanese culture, it symbolizes immortality because it is able to live long in unfavourable environments.

Acquerello realizzato dalla prof.ssa Isabella Crucianelli